sabato, marzo 29

#18. [1999] cobra and phases group play voltage in the milky night.

stereolab. elektra. londra. inghilterra.
http://www.stereolab.co.uk
Joe Dilworth, Tim Gane, Mary Hansen, Richard Harrison, Martin Kean, Gina Morris, Andy Ramsay, Laetitia Sadier, Katharine Gifford, Duncan Brown, Morgane Lhote.

freedreampop dal 1991. tutto cambiò. laetitiesque.

venerdì, marzo 28

#17. [2000] the noise made by people.

broadcast. warp (tommy boy). birmingham. inghilterra.
http://www.broadcast.uk.net
Steve Perkins, Trish Keenan, Tim Felton, James Cargill, Roj Stevens.

analogdreampop dal 1995. 5 maggio dinanzi a scroscianti onde e un cielo stellato, mi diedi all'amore sfrenato. avvolgente, nostalgico.

lunedì, marzo 17

nimby #3. la profezia di rk.

[1968] Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

[www.report.rai.it
http://www.costellazioneapulia.it
http://www.benessereinternolordo.net]

sabato, marzo 15

# 16. [1982] a distant shore.

tracey thorn. cooking vinyl. hull. inghilterra.
http://www.traceythorn.com


lowfisongwriting dal 1980. delicatezza pre - everything but the girl.

ddl #1

pensieri sulla classe dei blogger
parole sull'epifenomeno my space
omissioni sull'icona odp

[alla frizzante mano di ddl]

venerdì, marzo 14

# 15. [2006] milkwhite sheets.

isobel campbell. v2. glasgow. scozia.
http://www.isobelcampbell.com

whisperedpopballads dal 1994. sublime, autentico.



# 14. [1995] return of the rentals.

the rentals. maverick (reprise). los angeles. stati uniti.
http://www.therentals.com
Matt Sharp, Rachel Haden, Sara Radle, Ben Pringle, Lauren Chipman, Dan Joeright.


elettrocarefreepop dal 1994. divertentismo new-newwave. un seducente senza impegno. lo chiamano geekrock
.

due o tre cose che so di me #2. il lamento di un artista.

[@p] caro, devo dirti che ormai io non sono più rappresentato da alcun partito dell’arco costituzionale, in quanto mi sento un socialista riformista di stampo turatiano, non troppo distante forse dalla socialdemocrazia alla svedese di cui mi parli tu. temo tuttavia che, mai come in queste elezioni, sia necessario il cosiddetto “voto utile” di cui tanto lo Psiconano quanto il “Sindaco Water” vanno cianciando; e specialmente per noi di sinistra: è questo inverecondo meccanismo elettorale che lo esige. ora, fermo restando che il Parolaio Rosso che difende i diritti dei lavoratori in cachemire riuscirà comunque (purtroppo…) ad assicurarsi un numero di voti sufficiente a garantirsi la sopravvivenza politica e, nell’improbabile caso di una vittoria della sinistre, lo spazio per i suoi caratteristici e simpatici Dispettucci & Ricattucci, ho paura che non resti altra scelta che votare, montanellianamente turandosi il naso, per l’orrida congrega dal nome di PD. magari contribuendo all’elezione della sadomasochista..

sì, boselli forse è l’unico che ancora fa qualche “battaglia” (scaramuccia?) per la laicità dello Stato, ma ha la personalità (e, temo, anche l’ascendente sulle folle di illuminati elettori italici…) di un opossum. se hai desiderio di impegnarti in prima persona (ci ho pensato anch’io, non credere…), allora scegli pure il partito più vicino al tuo sentire; e in un partito più piccolo, sarà senz’altro più facile far sentire davvero la tua voce.

con affetto.

giovedì, marzo 13

# 13. [1994] weezer (the blue album).

weezer. dgc. los angeles. stati uniti.
http://www.weezer.com
Brian Bell, Patrick Wilson, Rivers Cuomo, Matt Sharp, Scott Shriner.
heavypowerpop dal 1992. divertentismo post grunge. bell’arte per scampagnate soleggiate.

nimby #2. in italia ci vuole un governo straniero.

[maggio 2007 - marzo 2008] giù le mani dall’officina. dalle 9 assemblea delle lavoratrici e lavoratori per decidere sul da farsi; dalle 10 (presso il bar) costituzione del comitato di appoggio solidale, incontro con una delegazione di sindacalisti sudafricani; dalle 12 pranzo; dalle 16 corteo degli studenti del liceo di b., dalle 17 pomeriggio ricreativo per i bambini.. ecco il treno lungo lungo che attraversa la città, lo vedete e lo sentite ecco il treno… eccolo qua!!!, merenda, viaggio sulla locomotiva, fiabe e storie con i confabula, venite a trovarci numerosi… e portate una torta fatta dalla vostra mamma..; dalle 18 ora del sostegno; dalle 19 cena; dalle 20 concerto degli alto voltaggio; dalle 21 spettacolo teatrale vita d’adriano di gf; dalle 22 conferenza dibattito storia delle officine.

romanticismo del nuovo millennio, brillante e reale rivitalizzazione del capitale sociale. c’è ancora sul pianeta un angolo di mondo (che ha letto il blog) nel quale ci si muove pacificamente in maniera sincrona, i deboli a difesa di una vita umile, i forti con minacce ma senza forza di polizie desiderosi di extraprofitti per rimpinguare paghe da cresi.

la determinazione operaia nella lotta ad ogni costo comincia a dare i suoi frutti! sospendere le ristrutturazioni e riportare la tranquillità nel paese e tra i lavoratori. il piccolo socialismo svizzero sta portando 400 lavoratori alla creazione di una struttura autogestita. strenui difensori del tessuto sociale costituito in 90 anni da 50.000 persone, lottano per lo smantellamento neoliberista governato probabilmente dagli sparuti soliti noti. tutto il cantone è solidale moralmente e finanziariamente; i gesti individuali e collettivi di sostegno sono innumerevoli, per un baluardo a custodia di un servizio pubblico non svenduto a privati con il loro dumping salariale. e in un paese in cui c’è la pace del lavoro, è una vera e propria rivoluzione, un villaggio per la resistenza, che ti fa venir voglia di ritornare a sperare.


[alla romantica e pragmatica mano del pssssd]

mercoledì, marzo 12

#12. [2007] calamity.

the curtains. asthmatic kitty. san francisco. stati uniti.
http://curtains.suchfun.it
Chris Cohen, Trevor Shimizu, Greg Saunier, Andrew Maxwell, Jamie Peterson, Nedelle Torrisi, Annie Lewandowski.


wittymathrock dal 2000. anti-sociale e elitario. dolce e accessibile.

teoria e pratica #6. il regno di mezzo.

l’abitudine è un soporifero; la familiarità non eccita più la nostra fantasia. non si dovrebbero assumere le conseguenze come cosa naturale e dovuta. certo, cambiamenti esterni di grande ampiezza di solito comportano adattamenti e modifiche negli atteggiamenti dell’uomo, perché se ci si sgomenta e ci si ribella, si dovrà pur seguire lo stesso la strada fissata.

il figlio del sole governava un impero, il più antico, il più coronato da successo e il più benefico tra tutte le istituzioni politiche allora in vita. la sua fondazione aveva dato a un mondo civile, un governo civile, la guida di una burocrazia scelta attraverso concorsi e dotata di alta cultura, in luogo di una internazionale anarchia nel cui ambito un certo numero di staterelli locali, dominati da una nobiltà feudale ereditaria, avevano tormentato il genere umano muovendosi, l’uno contro l’altro, perpetue guerre. una struttura politica che come uno scrigno aveva racchiuso e preservato un tesoro intellettuale, aveva applicato la scienza alla vita pratica.

le élites vivono nella presunzione di essere il centro del mondo. un’infermità esotica che oimé serve a strapparle da un guscio ancestrale, ma che non permette a tutti gli esseri umani di poter svolgere nella storia tutte le proprie possibilità, sorpassando i propri limiti. l’uomo non può vivere di sola tecnica. nell’età dell’aria il centro di gravità delle vicende umane è determinato dal pellegrinaggio, dal cemento sociale, dalla distribuzione degli esseri umani, vari di numero, di energia, di abilità, di talento e di carattere. . e il numero deve contare, a dispetto delle classi privilegiate, che continuano a godersi i beni dalla società creati, appollaiate coi loro vezzi decadenti sul dosso di una massa operaia, passiva e industre, che non vuole rimanere allo stato neolitico.


[alla illuminata mano di ajt]

martedì, marzo 11

#11. [2007] the locksmith cometh.

nedelle. tangram 7s. vacaville. stati uniti.
http://www.nedelle.com
Nedelle Torrisi.

minimaltpop dal 2003. soavi melodiche lagrime. mezz’ora (e molto più) di fiato sospeso. una carriera folgorante.

lunedì, marzo 10

#10. [2008] dig that treasure.

cryptacize. asthmatic kitty. crockett. stati uniti.
Nedelle, Chris Cohen, Michael Carreira.

minimalaptpop dal 2008. adorabile tesoro, onirico carillon.

teoria e pratica #5. the meaning of web 2.0.

[1949] la parola (qui) scritta è un espediente mnemonico per trattenere le parole che volano. il libro, come lo si intende comunemente, è destinato al lettore singolo e appartato o è un oggetto sacro, in cui ogni lettera e ogni virgola sulla pagina scritta ha una magica potenza, un incommensurabile valore. il libro è anche la chiave per comprendere la vita di coloro che li scrissero.

(dall’inizio del nuovo millennio) vi è stato un enorme regresso, un riflusso immenso. quali onde di irradiazione spirituale stanno avvolgendo il mio macrocosmo? l’impresa, o l’esperienza, non è che di compiere un atto creativo, sollevarsi al di sopra della pura umanità primitiva, verso alte forme di vita spirituale. è impossibile raffigurare la meta collettiva, quella individuale sì. le società si spezzano quando non riescono a far fronte alle sfide, come l’elaborazione di un ordine o la gestione della pressione di una popolazione in sviluppo e in cerca di mezzi di vita (o di un aumento quantitativo del contingente di sostentamento), l'insofferenza di una popolazione che continua (lentamente) a crescere in un’area geografica politicamente stazionaria e circoscritta, frenata dall’anarchia delle sovranità particolari.

scrivo parole in attesa di un’interdipendenza umile e creativa.

[alla corazzata mano di ajt]

#9. [2004] here comes the monolith.

the monolith. fortune. san francisco. stati uniti.
http://www.themonolith.org
Bill Rousseau, Dahlia Gallin Ramirez, Nils Erickson, Daniel Rogge, Alex Decarville.

powerpop dal 2001. lennonesque. stiloso, melodioso e d'impatto. impervio, eliderlo da playlists.

#8. [1997] in it for the money.

supergrass. capitol. oxford. inghilterra.
http://www.supergrass.com
Gaz Coombes, Danny Goffey, Mick Quinn.

brithardpop dal 1993. degni figli dei kinks e dei jam. energetico, armonico. il capolavoro di una perfetta esistenza.

domenica, marzo 9

#7. [2000] julie doiron and the wooden stars.

julie doiron. sappy (jagjaguwar). montreal. canada.
http://www.juliedoiron.com

sadcore dal 1991, voce dolce, liberatoria durante pomeriggi uggiosi.

#6. [1999] the moon.

wooden stars. matlock. ottawa. canada.
http://www.thewoodenstars.com
Mike Feuerstack, Andy McCormack, Julien Beillard, Dave Draves.
pureindiepoprock dal 1992. echi di pavement e di o’rourke. ballate sincopate da chitarre graffiate.

unlaki #4

Decisi allora che avrei trascorso il tempo a guardare il cielo. Un giorno o l’altro un sole diverso sarebbe passato dalle mie Terre. O forse semplicemente non avevo mai osservato abbastanza bene. Tutti i cieli cominciammo a scrutare Iuge ed io, verso Nord, verso Sud, verso Est e verso Ovest. Proprio quando cominciavamo ad essere stanchi, nel cielo da lontano vedemmo una palla roteante che veniva proprio verso noi. Di quale colore fosse non posso dirlo, ma sicuramente non era bianco. Sicuramente non era un sole, perché al suo passare non si scioglieva niente. Iuge si avvicinò tutta allegra dicendo ‘E’ il Pianeta Rosso!’. La guardai un po’ dubbioso e stupito… Ma come faceva a sapere tutte queste cose?
Pensai che quel rosso doveva scivolare giù sulle nostre Terre, forse avrebbe sciolto tutto il bianco che ci circondava. 'Iuge dobbiamo prendere il Pianeta Rosso!' Il cielo tutto sommato non era lontano, solo centomila scalini. Centomila! Avete capito bene… Come fare, erano troppi! Neanche salire su Iuge poteva bastare. 'Ti lancerò sin lì con un mio spruzzo'. L’idea di Iuge era geniale e avremmo costruito uno scivolo di ghiaccio per tornar giù. Perfetto, un piano fantastico!

sabato, marzo 8

#5. [2005] warmer corners.

the lucksmiths. candle records. melbourne. australia.
http://www.thelucksmiths.com.au
Tali White, Marty Donald, Mark Monnone.

melancholypop dal 1993. dodici potenziali singoli da road movie alla ricerca della near-perfect pop song. i figli dei maestri.

venerdì, marzo 7

#4. [1985] meat is murder.

the smiths. sire. manchester. inghilterra.
http://passionsjustlikemine.com/
http://www.plunderingdesire.com Morrissey, Johnny Marr, Andy Rourke, Mike Joyce.

intimatepop dal 1982. I want the one I can’t have. maestri. scelta sofferta. nel baule li porterei tutti.

giovedì, marzo 6

#3. [2003] war prayers.

young people. dim mak. los angeles. stati uniti.
http://www.ilikeyoungpeople.com
Katie Eastburn, Jarrett Silberman, Jeff Rosenburg.
altcountryrock dal 2001, fascinoso. graffianti chitarre e percussioni, abile voce. chiaroscuro sofferente. grazie a sonic youth e palace.

#2. [2003] life through one speaker.

young and sexy. mint records. vancouver. canada.
http://www.youngandsexy.org
Paul Hixon Pittman, André Lagacé, Ted Bois, Lucy Brain, Ron "Frankie" Teardrop, Colin McLaine.

indietweepop dal 1998, intelligente. delizioso, arioso. prefab sprout e housemartins i padri.

teoria e pratica #4. aureo mezzo per una via di mezzo.

[1949] sismologia sociale: se la classe media occidentale decedesse, porterebbe con sé nel suo crollo tutta la costruzione civile dell’uomo? il progredire della conoscenza occidentale dei segreti ha continuato a dare sostanza alle entità della Guerra e della Classe; queste tuttavia non sono mai riuscite ad impedire agli strati sottostanti di sopravvivere, più o meno intatti e di rivestirsi di fiori primaverili, appunto perché erano venuti infine a contatto con l’aria e con la luce. l’ineguale distribuzione dei beni si è trasformata nel corso degli anni da male inevitabile a intollerabile ingiustizia, una summa di incessanti sottrazioni dei frutti del lavoro collettivo. se l’ineguale distribuzione delle ricchezze non può che essere una necessità pratica, perché non imporre a questa inguaribile minoranza dominante di preservare, perlomeno, per le generazioni future, i beni prodotti e acquisiti? la storia sta pronunciando per noi una inesorabile sentenza di cui non possiamo che aspettare l’esecuzione con le mani in mano, rassegnandoci come meglio possiamo a un destino che non è in nostro potere respingere e neppure modificare coi nostri propri sforzi? oppure ci indica probabilità o possibilità nascoste nel nostro futuro? fosse vera la seconda dovremmo levarci e buttarci all’azione, per evitare naufragi. molti eventi potrebbero forse palesarsi inesorabilmente ricorrenti ed esattamente prevedibili, ma con l’esercizio del pensiero e la cooperazione organizzata l’uomo può realmente raggiungere una certa libertà dai cicli. la tendenza alla ripetizione delle vicende umane, esemplificherebbe gli espedienti della facoltà creativa. le opere della creazione si presentano in un gruppo di rappresentanti di una sola specie e in un gruppo di specie di un solo genere. la creazione difficilmente fa progressi: essa è la rappresentazione (séguito di prove, errori, saggezza, sofferenza) di numerosi esemplari embrionali di essa presenti nel tempo e nello spazio. la ripetizione è la prosecuzione e lo sviluppo del lavoro creativo: nella politica è un sistema costituzionale cooperativo di governo mondiale; nell’economia è compromesso tra socialismo e libera iniziativa; nello spirito è una superstruttura civica e statale fondata su basi etiche e morali; nell'arte [è interpolazione].

[alla ferrata mano di ajt]

#1. [2001] choose your own adventure.

the melody unit. hidden agenda. seattle. stati uniti. http://www.themelodyunit.com
Mark Salvadalena, Tim Kappert, Jessica Folsom, Peter Lynch, Zach Thompson.

anomalousindiepop dal 1998. cavalcate dal corpo melodico, ipnotico. degni epigoni e allievi di yo la tengo e my bloody valentine.



faccio un gioco. lascio le immagini e le parole alle parole ma le cinquecento melodie più intense - una per ogni suo creatore, approfondite retrospettive, ognuna con epilogo con scelta impervia ma necessaria, la regola è questa - le devo consegnare alle immagini. pezzi di armonie da custodire gelosamente.

mercoledì, marzo 5


teoria e pratica #3. verso una nuova epoca.

[1949] la storia è un lugubre girotondo in cui ogni civiltà nasce, cresce e scompare, o meglio, si suicida, quando non più capace di rispondere alle sfide che la situazione storica lancia lei, quando non più in grado di mobilitare forze fresche, di inventare nuove vie d’uscita dalle difficoltà. le civiltà si sfaldano, si disintegrano oppure ristagnano, si mummificano, si sclerotizzano, perdono in energia ed elasticità. il Tempo ha lasciato travolgere dai vortici tutti i suoi figli meno privilegiati.
ora posso rileggere gli autori scoprendo che anch’io a mia volta sono investito da una crisi storica analoga a quella che aveva ispirato i loro lavori. tutto mi appare più chiaro. il loro presente era stato il mio futuro. le nuove epoche sono costituite da una serie di tentativi di trascendere il livello della vita umana primitiva, in cui l’uomo, dopo essere divenuto se stesso, si era apparentemente adagiato in torpore per alcune centinaia di migliaia di anni, per poi essere sterminato o assimilato da aggressivi pionieri, i quali, a differenza dei ritardatari, si erano, ma solo da poco, messi di nuovo in movimento.
nella decadenza è insita una perdita di controllo. questa equivale a un degenerare della libertà nell’automatismo: mentre l’azione libera è infinitamente varia e del tutto imprevedibile, i processi che hanno carattere di automatismo inclinano a essere uniformi e regolari. è il normale processo di disintegrazione sociale, lo scindersi della società che si disintegra, tra un recalcitrante proletariato da una parte e una minoranza sempre meno (o sempre più) dominante dall’altra. il processo di disintegrazione non si esplica uniformemente: va avanti a sbalzi, con spasimi alterni di sconfitte, riprese e poi ancora sconfitte. nella penultima ripresa la minoranza dominante riesce ad arrestare temporaneamente la letale autolacerazione del complesso sociale, imponendogli dall’esterno la pace di uno Stato universalista. in questo Stato il proletariato crea una Chiesa universale che, dopo la susseguente sconfitta in cui la civiltà in disgregazione finalmente si dissolve, continua a vivere creando una civiltà nuova.
il conoscere viene a noi attraverso il soffrire ed è lo strumento sovrano del progresso: se un veicolo deve procedere nella direzione in cui lo ha avviato chi lo guida, non può farlo se non per mezzo di ruote che girino su se stesse con monotona regolarità.

parola di tutti quegli spostati degli esuli.

[alla provetta mano di gbd%ajt]

lunedì, marzo 3

NOcciolato JAcp #1

[aretè] voglio il gelato del caffè f. al cioccolato, ovviamente. mmmmmmmmmmmm. lo voglio ora. quasi quasi mando mio fratello in spedizione. fa niente se poi mi tocca offrirglielo. il sole, il mio solito eritema di marzo... manca solo il gelato al cioccolato. l'anno scorso oggi eravamo a l. nella tua stanzetta. colpa tua se ero gelosa l'anno scorso. smielato con gli sconosciuti. uffa...mi hai fatto arrabbiare l'anno scorso. è inutile che cerchi di fare la vittima farfugliando "dai.. tanto ora chiuso nel mio buco, sopisco ogni tuo cattivo pensiero.." per forza ero gelosa. vuoi un'intervista doppia fra me e te? te la faccio. così la metti sul blog.
io che invito un amico/a: "ciao, che ne dici se domani prendiamo il caffè insieme?", "ciao, ti va se pranziamo insieme? sarò in questo posto a quest'ora, se non puoi nn fa niente". tu che inviti un amico/a (più spesso amica): "ciao, che ne dici se illumini il mio oscuro pomeriggio con la tua intensa presenza... potremmo sorseggiare una tazza di caffè o passeggiare mentre con le tue parole sagge... dai un senso a quest'esistenza che si ripete giorno dopo giorno, senza entusiasmi... ripetitiva, fredda... meno male che ci sei tu... altrimenti sarebbe un guaio".

..ecco il cuore tronfio della tua ascoltatrice.

storia di piero #1


non star seduto senza parlare, alzati e corri, datti da fare.. giuro ogni mattina di fare grandi cose ma quando vien la sera che ho fatto? con un sorriso, senza illusioni: non c'è altro da fare.
e quando nel mattino un suono mi risveglia io volto le mie spalle e rido!

Rido! Rido!

confesso: parlerò per anni perché qualcuno capisca quello che sento. stasera confesso: sto entrando in un porto, cercando una nave che mi porti lontano. vorrei non vedere più le cose che mi hanno fatto sentire questo silenzio. lungo treno del Sud che a mezzogiorno passi accanto al mio campo distruggendolo, questo silenzio. stasera ti confesso: non ci capisco più niente, vorrei solo dormire per non vedere nessuno. è tardi per pensare all’amore e per andare sui monti a parlar col sole di noi due. è tardi per svegliarsi al mattino con la pace nel cuore. la fune del tempo mi fa far l’altalena, un bel giorno si spezzerà. quel giorno piangeranno. e sulle strade grigie non restano che i passi e le tue dolci promesse d'amor. stasera vieni, amore, per passeggiar tra ulivi e oscurità, senza pensare, laggiù sul grande lago, dove le nostre illusioni saranno cose perdute. questa vita continua amara, senza di te, un deserto pieno di voci. il tempo non ha fine se vivi per qualcuno. la polvere si alza e copre la mia voce, che non ha più parole. e il vento si leva nel mio sguardo disegna il confine dei sogni. ora so che si può continuare senza sapere dove andare. quando il giorno tornerà noi saremo ancora qui ed un sogno fiorirà sulla spiaggia accanto a te. e nel nostro mattino noi pensiamo a un’altra sera e siamo così commossi che non sappiamo più parlar. poi la sera scenderà, torneremo ancora qui sulla spiaggia, ad aspettar una lunga notte tutta per noi.. quelle cose tanto piccole, quelle frasi così semplici che chiedono soltanto il tuo sorriso.


in questa vita noi non siamo tutti eroi.

[al Poeta, pc]

unlaki #3

Decisi di parlare con Iuge che ebbe un’idea fenomenale. Sapeva tante cose… Eppure sicuramente non aveva mai letto il Libro delle Domande! Infatti, non sapeva di essere una balena, anzi, raccontava sempre storie spaventose sulle balene… Anche questa è proprio bella!
“Per vedere tutti i colori che ci sono nel bianco dobbiamo scioglierlo col fuoco”, disse Iuge. Tutto sembrava logico, o quasi… Pensai dove cercare il fuoco. Sulle Terre Bianche c’è solo neve e ghiaccio, se ci fosse il fuoco non ci sarebbero più e forse avremmo anche noi tutti i colori e non dovremmo andare a cercarli. Sul Libro delle Domande c'era scritto che il fuoco era rosso e caldo e luminoso proprio come il sole in cielo. Certo che era buffo, il sole nel mio cielo era ugualmente bianco, mai avevo visto un sole diverso, mai un colore diverso.

sabato, marzo 1


perdon amor mio. sole anche oggi.

[areté] come il sole può influenzare l'animo è sorprendente! mi sento rinata, rigenerata, felice. è un peccato restare in casa, ma i raggi solari e quest'aria più tiepida mi provocano gioia comunque. non ho fatto nulla di quello che avrei dovuto fare stamattina, ma non sono preoccupata. non ho ansia, nè rimorso. è un pò come riconquistare il proprio tempo, tornarne padroni, tanto padroni da potermi permettere di scriverti. è l'ansia che rovina tutto, che rende oscillanti. l'ansia che non è tensione, è solo un preludio del panico e può far male. finalmente non ho avuto incubi. ho solo sognato l'assurdo. ma penso che faccia bene. sognare tre tartarughe che si adagiano in vasi colmi di terra è comunque un ritorno al contatto con l'essenza: la terra. e poi il topo maculato che diventa donna.

è l'assurdo, null'altro, ma è liberatorio.