giovedì, marzo 13

nimby #2. in italia ci vuole un governo straniero.

[maggio 2007 - marzo 2008] giù le mani dall’officina. dalle 9 assemblea delle lavoratrici e lavoratori per decidere sul da farsi; dalle 10 (presso il bar) costituzione del comitato di appoggio solidale, incontro con una delegazione di sindacalisti sudafricani; dalle 12 pranzo; dalle 16 corteo degli studenti del liceo di b., dalle 17 pomeriggio ricreativo per i bambini.. ecco il treno lungo lungo che attraversa la città, lo vedete e lo sentite ecco il treno… eccolo qua!!!, merenda, viaggio sulla locomotiva, fiabe e storie con i confabula, venite a trovarci numerosi… e portate una torta fatta dalla vostra mamma..; dalle 18 ora del sostegno; dalle 19 cena; dalle 20 concerto degli alto voltaggio; dalle 21 spettacolo teatrale vita d’adriano di gf; dalle 22 conferenza dibattito storia delle officine.

romanticismo del nuovo millennio, brillante e reale rivitalizzazione del capitale sociale. c’è ancora sul pianeta un angolo di mondo (che ha letto il blog) nel quale ci si muove pacificamente in maniera sincrona, i deboli a difesa di una vita umile, i forti con minacce ma senza forza di polizie desiderosi di extraprofitti per rimpinguare paghe da cresi.

la determinazione operaia nella lotta ad ogni costo comincia a dare i suoi frutti! sospendere le ristrutturazioni e riportare la tranquillità nel paese e tra i lavoratori. il piccolo socialismo svizzero sta portando 400 lavoratori alla creazione di una struttura autogestita. strenui difensori del tessuto sociale costituito in 90 anni da 50.000 persone, lottano per lo smantellamento neoliberista governato probabilmente dagli sparuti soliti noti. tutto il cantone è solidale moralmente e finanziariamente; i gesti individuali e collettivi di sostegno sono innumerevoli, per un baluardo a custodia di un servizio pubblico non svenduto a privati con il loro dumping salariale. e in un paese in cui c’è la pace del lavoro, è una vera e propria rivoluzione, un villaggio per la resistenza, che ti fa venir voglia di ritornare a sperare.


[alla romantica e pragmatica mano del pssssd]