venerdì, ottobre 10

entrare all'entrate

Già, peccato che per venire lì la settimana bianca bisogna partire ad Halloween.
È anche vero che li le settimane bianche saranno 53 (su 52) all’anno.
Petone è già partito per venirti a trovare il primo novembre? (con treno ci vogliono 12-14 ore, con aereo 2 + 6 da aeroporto Milano fino alle valli, con bus circa 20, con teletrasporto un’oretta). Cmq io sarei contentissimo. Se
devo andare lontano meglio lontano sul serio, posto tranquillo, polenta, Lega e tra 5-6 anni sarai compagna di cella della Franzoni.

Tirano (Tiràn in dialetto valtellinese) è un
comune di 9.136 abitanti della provincia di Sondrio. Paese situato sul confine con la Svizzera è un importante centro turistico e luogo d'incontro di diverse vie di comunicazione: si trova infatti in corrispondenza dell'intersezione tra la Strada Statale n. 38 (cosiddetta "Statale dello Stelvio" e della strada che porta al Passo del Bernina ed in Engadina ed inoltre è capolinea delle linee ferroviarie Tirano-Milano (Ferrovie dello Stato) e Tirano-Saint Moritz (Ferrovia Retica). E' rinomata anche per la presenza di un santuario mariano posto nella parte settentrionale dell'abitato.

giovedì, settembre 4

milano è una città, romantica, perfetta..

dietroteorie: mettiamo le discariche in campania --> cambia il governo, disordini --> il governo afferma l'esistenza di esponenti della camorra tra i manifestanti --> arriva lui, via i rifiuti ergo il governo sta combattendo la camorra --> nessuno sa più nulla della questione --> combattiamo la violenza negli stadi --> cambia il governo, prima giornata, disordini --> il governo afferma l'esistenza di esponenti della camorra tra i manifestanti --> arriva lui, via i violenti, stadi chiusi ergo il governo sta combattendo la camorra --> non si saprà più nulla delle frange estremiste degli ultrà.

e se gli esponenti della camorra fosse il governo stesso a reclutarli per generare caos, per ristabilire la pace e continuare così a spartirsi quote di potere e di controllo?

martedì, maggio 6

8 per lavorare, 8 per divertire, 8 per riposare

[http://www.pit9.it/portale/documenti/bandi/255427409.pdf] casarano, che delusione. trafelato alla ricerca di un posto per attività di trasferimento tecnologico.

terra di speranze, tra la nebbia di gennaio. tre ore per raggiungerti, adrenalinico, ripetevo che lì è tutto diverso, competenze e conoscenze, umiltà ed entusiasmo, no espedienti e mezzucci. tante promesse e complimenti, per un colloquio di lavoro che pareva fosse andato per il meglio, solo per un posto in un elenco di papabili esperti.

nulla. carta dice che non c'e' spazio per il mio operare, lì a casarano. chissà, qualcuno che comanda avrà spinto per sbarrare il mio accesso, oppure saranno i troppi nomi ridondanti, già noti ai più.

tutto saturo.

tutto satura la mia voglia di affannarmi per rispettare il mio dovere di produrre per la società.

fa tanto freddo e schifo e non ne posso più (rv)..
..il tempo passa e a fallire siete voi, non io..

yours faithfully

martedì, aprile 15

due o tre cose che so di me #4. unfit.

grazie al mio voto ho fatto cadere due forze politiche importanti. non volevo, ho calcolato male. È un esito che può generare un impoverimento della dialettica democratica, e far riaccendere persino una extra-parlamentarizzazione del conflitto sociale. Ma di sicuro aiuta (ovvero potrebbe aiutare) la governabilità politica e l'efficienza legislativa (mg). La nuova sinistra voluta da Bertinotti, finalmente slegata dalle sue eredità comuniste, doveva diventare una forza moderna trasversale, connessa ai temi di fondo della globalizzazione, alle inquietudini sull'"impronta ambientale" dello sviluppo, e al recupero di ispirazioni socialiste reinterpretate alla maniera della Linke tedesca [...] qualcuno si è fatto convincere dall'appello implicito al "voto utile" al Pd come bastione contro la macchina berlusconiana; altri hanno trovato sfogo antipolitico nel partito di Di Pietro e perfino nel populismo radicaleggiante della Lega; e mentre qualcuno dei nostalgici della falce e martello ha trovato rifugio nel simbolo di Sinistra critica dell'eretico Turigliatto, molti altri, a quanto si capisce, come i redattori del manifesto, devono avere sciolto il dilemma rifugiandosi nell'astensione. [...] C'è una proposta politica da misurare con il voto, quella del Partito democratico, esplicitamente riformista, a cui si potrebbe semmai chiedere uno sforzo ancora più intenso e moderno contro rendite, privilegi, corporazioni, nel nome della concorrenza come di un'eguaglianza effettiva e quindi di una mobilità sociale efficace: a cui si oppone un'alleanza eterogenea, in cui vecchi liberisti si sono uniti a nuovi protezionisti, tradizionali esponenti di un nazionalismo corporativo convivono con i secessionisti settentrionali, e sedicenti risanatori si sono messi insieme ai capi delle clientele meridionali (eb).

giovedì, aprile 3

nimby #4. puzzled.
















..
è arrivata la letterina dal pdl.
cosa sarebbe stato fatto:
1. spazzati via 5 anni di duro lavoro per il ponte sullo stretto: riunioni, finanziamenti a fondo perduto, appalti già assegnati.
2. spazzatura napoletana che danneggia l'immagine dell'Italia, le esportazioni dei prodotti tipici, il turismo.
3. malistituzioni in Calabria, malgoverno in Abruzzo, in Puglia, in Sardegna.
cosa vorrebbero fare:
1. superare il divario tra N e S con piano decennale e leggi obiettivo: reti stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, sostegno poli di ricerca, turismo, valorizzazione beni culturali, tutela produzioni agricole.
2. intensificare la lotta alla crimnalità organizzata, sostenendo le associazioni anti-racket.
3. intese tra istituzioni per il pieno utilizzo dei fondi comunitari e predisposizione di misure fiscali a favore delle aree svantaggiate.
4. detassazione degli utili delle nuove imprese formate dai giovani per i primi anni della loro attività.
5. abolizione dell'ICI sulla prima casa.
6. detassazione degli straordinari e dei premi legati alla produttività.
7. nuove case per le giovani coppie, meno tasse per chi ha figli, aumento delle pensioni.
un forte, cordiale abbraccio.
..
combinazione, 5 minuti dopo, giunse anche dal pd:
rivolta a donna (penso ci siano varie versioni della stessa, attenti nel marketing):
solo, cosa vorrebbero fare:
1. riconoscere il valore delle donne nella famiglia, nel lavoro (soprattutto domestico), nella società, nel Parlamento (raddoppio delle avventrici); incentivi fiscali per le imprese che assumono donne.
2. dare più valore agli stipendi e pensioni; diminuire il peso delle tasse, frenare la corsa dei prezzi; riduzione dei passaggi dei beni agricoli (più attenzione verso i guadagni dei contadini).
3. dote fiscale di 2.500 euro per ogni figlio; scuole di qualità e spazi sicuri per i bambini; aumento (4 volte di più) del numero dei posti e dell'orario di apertura negli asili nido e scuole elementari;
4. salario minimo di 1000 euro mensili.
5. maggiore prevenzione e protezione dalla violenza.
6. indennità di accompagnamento per gli anziani da 455 a 600 euro; istituzione del buono assistenza da parte dei Comuni.
i miei migliori saluti.

sabato, marzo 29

#18. [1999] cobra and phases group play voltage in the milky night.

stereolab. elektra. londra. inghilterra.
http://www.stereolab.co.uk
Joe Dilworth, Tim Gane, Mary Hansen, Richard Harrison, Martin Kean, Gina Morris, Andy Ramsay, Laetitia Sadier, Katharine Gifford, Duncan Brown, Morgane Lhote.

freedreampop dal 1991. tutto cambiò. laetitiesque.

venerdì, marzo 28

#17. [2000] the noise made by people.

broadcast. warp (tommy boy). birmingham. inghilterra.
http://www.broadcast.uk.net
Steve Perkins, Trish Keenan, Tim Felton, James Cargill, Roj Stevens.

analogdreampop dal 1995. 5 maggio dinanzi a scroscianti onde e un cielo stellato, mi diedi all'amore sfrenato. avvolgente, nostalgico.

lunedì, marzo 17

nimby #3. la profezia di rk.

[1968] Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

[www.report.rai.it
http://www.costellazioneapulia.it
http://www.benessereinternolordo.net]

sabato, marzo 15

# 16. [1982] a distant shore.

tracey thorn. cooking vinyl. hull. inghilterra.
http://www.traceythorn.com


lowfisongwriting dal 1980. delicatezza pre - everything but the girl.

ddl #1

pensieri sulla classe dei blogger
parole sull'epifenomeno my space
omissioni sull'icona odp

[alla frizzante mano di ddl]

venerdì, marzo 14

# 15. [2006] milkwhite sheets.

isobel campbell. v2. glasgow. scozia.
http://www.isobelcampbell.com

whisperedpopballads dal 1994. sublime, autentico.



# 14. [1995] return of the rentals.

the rentals. maverick (reprise). los angeles. stati uniti.
http://www.therentals.com
Matt Sharp, Rachel Haden, Sara Radle, Ben Pringle, Lauren Chipman, Dan Joeright.


elettrocarefreepop dal 1994. divertentismo new-newwave. un seducente senza impegno. lo chiamano geekrock
.

due o tre cose che so di me #2. il lamento di un artista.

[@p] caro, devo dirti che ormai io non sono più rappresentato da alcun partito dell’arco costituzionale, in quanto mi sento un socialista riformista di stampo turatiano, non troppo distante forse dalla socialdemocrazia alla svedese di cui mi parli tu. temo tuttavia che, mai come in queste elezioni, sia necessario il cosiddetto “voto utile” di cui tanto lo Psiconano quanto il “Sindaco Water” vanno cianciando; e specialmente per noi di sinistra: è questo inverecondo meccanismo elettorale che lo esige. ora, fermo restando che il Parolaio Rosso che difende i diritti dei lavoratori in cachemire riuscirà comunque (purtroppo…) ad assicurarsi un numero di voti sufficiente a garantirsi la sopravvivenza politica e, nell’improbabile caso di una vittoria della sinistre, lo spazio per i suoi caratteristici e simpatici Dispettucci & Ricattucci, ho paura che non resti altra scelta che votare, montanellianamente turandosi il naso, per l’orrida congrega dal nome di PD. magari contribuendo all’elezione della sadomasochista..

sì, boselli forse è l’unico che ancora fa qualche “battaglia” (scaramuccia?) per la laicità dello Stato, ma ha la personalità (e, temo, anche l’ascendente sulle folle di illuminati elettori italici…) di un opossum. se hai desiderio di impegnarti in prima persona (ci ho pensato anch’io, non credere…), allora scegli pure il partito più vicino al tuo sentire; e in un partito più piccolo, sarà senz’altro più facile far sentire davvero la tua voce.

con affetto.

giovedì, marzo 13

# 13. [1994] weezer (the blue album).

weezer. dgc. los angeles. stati uniti.
http://www.weezer.com
Brian Bell, Patrick Wilson, Rivers Cuomo, Matt Sharp, Scott Shriner.
heavypowerpop dal 1992. divertentismo post grunge. bell’arte per scampagnate soleggiate.

nimby #2. in italia ci vuole un governo straniero.

[maggio 2007 - marzo 2008] giù le mani dall’officina. dalle 9 assemblea delle lavoratrici e lavoratori per decidere sul da farsi; dalle 10 (presso il bar) costituzione del comitato di appoggio solidale, incontro con una delegazione di sindacalisti sudafricani; dalle 12 pranzo; dalle 16 corteo degli studenti del liceo di b., dalle 17 pomeriggio ricreativo per i bambini.. ecco il treno lungo lungo che attraversa la città, lo vedete e lo sentite ecco il treno… eccolo qua!!!, merenda, viaggio sulla locomotiva, fiabe e storie con i confabula, venite a trovarci numerosi… e portate una torta fatta dalla vostra mamma..; dalle 18 ora del sostegno; dalle 19 cena; dalle 20 concerto degli alto voltaggio; dalle 21 spettacolo teatrale vita d’adriano di gf; dalle 22 conferenza dibattito storia delle officine.

romanticismo del nuovo millennio, brillante e reale rivitalizzazione del capitale sociale. c’è ancora sul pianeta un angolo di mondo (che ha letto il blog) nel quale ci si muove pacificamente in maniera sincrona, i deboli a difesa di una vita umile, i forti con minacce ma senza forza di polizie desiderosi di extraprofitti per rimpinguare paghe da cresi.

la determinazione operaia nella lotta ad ogni costo comincia a dare i suoi frutti! sospendere le ristrutturazioni e riportare la tranquillità nel paese e tra i lavoratori. il piccolo socialismo svizzero sta portando 400 lavoratori alla creazione di una struttura autogestita. strenui difensori del tessuto sociale costituito in 90 anni da 50.000 persone, lottano per lo smantellamento neoliberista governato probabilmente dagli sparuti soliti noti. tutto il cantone è solidale moralmente e finanziariamente; i gesti individuali e collettivi di sostegno sono innumerevoli, per un baluardo a custodia di un servizio pubblico non svenduto a privati con il loro dumping salariale. e in un paese in cui c’è la pace del lavoro, è una vera e propria rivoluzione, un villaggio per la resistenza, che ti fa venir voglia di ritornare a sperare.


[alla romantica e pragmatica mano del pssssd]

mercoledì, marzo 12

#12. [2007] calamity.

the curtains. asthmatic kitty. san francisco. stati uniti.
http://curtains.suchfun.it
Chris Cohen, Trevor Shimizu, Greg Saunier, Andrew Maxwell, Jamie Peterson, Nedelle Torrisi, Annie Lewandowski.


wittymathrock dal 2000. anti-sociale e elitario. dolce e accessibile.

teoria e pratica #6. il regno di mezzo.

l’abitudine è un soporifero; la familiarità non eccita più la nostra fantasia. non si dovrebbero assumere le conseguenze come cosa naturale e dovuta. certo, cambiamenti esterni di grande ampiezza di solito comportano adattamenti e modifiche negli atteggiamenti dell’uomo, perché se ci si sgomenta e ci si ribella, si dovrà pur seguire lo stesso la strada fissata.

il figlio del sole governava un impero, il più antico, il più coronato da successo e il più benefico tra tutte le istituzioni politiche allora in vita. la sua fondazione aveva dato a un mondo civile, un governo civile, la guida di una burocrazia scelta attraverso concorsi e dotata di alta cultura, in luogo di una internazionale anarchia nel cui ambito un certo numero di staterelli locali, dominati da una nobiltà feudale ereditaria, avevano tormentato il genere umano muovendosi, l’uno contro l’altro, perpetue guerre. una struttura politica che come uno scrigno aveva racchiuso e preservato un tesoro intellettuale, aveva applicato la scienza alla vita pratica.

le élites vivono nella presunzione di essere il centro del mondo. un’infermità esotica che oimé serve a strapparle da un guscio ancestrale, ma che non permette a tutti gli esseri umani di poter svolgere nella storia tutte le proprie possibilità, sorpassando i propri limiti. l’uomo non può vivere di sola tecnica. nell’età dell’aria il centro di gravità delle vicende umane è determinato dal pellegrinaggio, dal cemento sociale, dalla distribuzione degli esseri umani, vari di numero, di energia, di abilità, di talento e di carattere. . e il numero deve contare, a dispetto delle classi privilegiate, che continuano a godersi i beni dalla società creati, appollaiate coi loro vezzi decadenti sul dosso di una massa operaia, passiva e industre, che non vuole rimanere allo stato neolitico.


[alla illuminata mano di ajt]

martedì, marzo 11

#11. [2007] the locksmith cometh.

nedelle. tangram 7s. vacaville. stati uniti.
http://www.nedelle.com
Nedelle Torrisi.

minimaltpop dal 2003. soavi melodiche lagrime. mezz’ora (e molto più) di fiato sospeso. una carriera folgorante.

lunedì, marzo 10

#10. [2008] dig that treasure.

cryptacize. asthmatic kitty. crockett. stati uniti.
Nedelle, Chris Cohen, Michael Carreira.

minimalaptpop dal 2008. adorabile tesoro, onirico carillon.

teoria e pratica #5. the meaning of web 2.0.

[1949] la parola (qui) scritta è un espediente mnemonico per trattenere le parole che volano. il libro, come lo si intende comunemente, è destinato al lettore singolo e appartato o è un oggetto sacro, in cui ogni lettera e ogni virgola sulla pagina scritta ha una magica potenza, un incommensurabile valore. il libro è anche la chiave per comprendere la vita di coloro che li scrissero.

(dall’inizio del nuovo millennio) vi è stato un enorme regresso, un riflusso immenso. quali onde di irradiazione spirituale stanno avvolgendo il mio macrocosmo? l’impresa, o l’esperienza, non è che di compiere un atto creativo, sollevarsi al di sopra della pura umanità primitiva, verso alte forme di vita spirituale. è impossibile raffigurare la meta collettiva, quella individuale sì. le società si spezzano quando non riescono a far fronte alle sfide, come l’elaborazione di un ordine o la gestione della pressione di una popolazione in sviluppo e in cerca di mezzi di vita (o di un aumento quantitativo del contingente di sostentamento), l'insofferenza di una popolazione che continua (lentamente) a crescere in un’area geografica politicamente stazionaria e circoscritta, frenata dall’anarchia delle sovranità particolari.

scrivo parole in attesa di un’interdipendenza umile e creativa.

[alla corazzata mano di ajt]

#9. [2004] here comes the monolith.

the monolith. fortune. san francisco. stati uniti.
http://www.themonolith.org
Bill Rousseau, Dahlia Gallin Ramirez, Nils Erickson, Daniel Rogge, Alex Decarville.

powerpop dal 2001. lennonesque. stiloso, melodioso e d'impatto. impervio, eliderlo da playlists.

#8. [1997] in it for the money.

supergrass. capitol. oxford. inghilterra.
http://www.supergrass.com
Gaz Coombes, Danny Goffey, Mick Quinn.

brithardpop dal 1993. degni figli dei kinks e dei jam. energetico, armonico. il capolavoro di una perfetta esistenza.

domenica, marzo 9

#7. [2000] julie doiron and the wooden stars.

julie doiron. sappy (jagjaguwar). montreal. canada.
http://www.juliedoiron.com

sadcore dal 1991, voce dolce, liberatoria durante pomeriggi uggiosi.

#6. [1999] the moon.

wooden stars. matlock. ottawa. canada.
http://www.thewoodenstars.com
Mike Feuerstack, Andy McCormack, Julien Beillard, Dave Draves.
pureindiepoprock dal 1992. echi di pavement e di o’rourke. ballate sincopate da chitarre graffiate.

unlaki #4

Decisi allora che avrei trascorso il tempo a guardare il cielo. Un giorno o l’altro un sole diverso sarebbe passato dalle mie Terre. O forse semplicemente non avevo mai osservato abbastanza bene. Tutti i cieli cominciammo a scrutare Iuge ed io, verso Nord, verso Sud, verso Est e verso Ovest. Proprio quando cominciavamo ad essere stanchi, nel cielo da lontano vedemmo una palla roteante che veniva proprio verso noi. Di quale colore fosse non posso dirlo, ma sicuramente non era bianco. Sicuramente non era un sole, perché al suo passare non si scioglieva niente. Iuge si avvicinò tutta allegra dicendo ‘E’ il Pianeta Rosso!’. La guardai un po’ dubbioso e stupito… Ma come faceva a sapere tutte queste cose?
Pensai che quel rosso doveva scivolare giù sulle nostre Terre, forse avrebbe sciolto tutto il bianco che ci circondava. 'Iuge dobbiamo prendere il Pianeta Rosso!' Il cielo tutto sommato non era lontano, solo centomila scalini. Centomila! Avete capito bene… Come fare, erano troppi! Neanche salire su Iuge poteva bastare. 'Ti lancerò sin lì con un mio spruzzo'. L’idea di Iuge era geniale e avremmo costruito uno scivolo di ghiaccio per tornar giù. Perfetto, un piano fantastico!

sabato, marzo 8

#5. [2005] warmer corners.

the lucksmiths. candle records. melbourne. australia.
http://www.thelucksmiths.com.au
Tali White, Marty Donald, Mark Monnone.

melancholypop dal 1993. dodici potenziali singoli da road movie alla ricerca della near-perfect pop song. i figli dei maestri.

venerdì, marzo 7

#4. [1985] meat is murder.

the smiths. sire. manchester. inghilterra.
http://passionsjustlikemine.com/
http://www.plunderingdesire.com Morrissey, Johnny Marr, Andy Rourke, Mike Joyce.

intimatepop dal 1982. I want the one I can’t have. maestri. scelta sofferta. nel baule li porterei tutti.

giovedì, marzo 6

#3. [2003] war prayers.

young people. dim mak. los angeles. stati uniti.
http://www.ilikeyoungpeople.com
Katie Eastburn, Jarrett Silberman, Jeff Rosenburg.
altcountryrock dal 2001, fascinoso. graffianti chitarre e percussioni, abile voce. chiaroscuro sofferente. grazie a sonic youth e palace.

#2. [2003] life through one speaker.

young and sexy. mint records. vancouver. canada.
http://www.youngandsexy.org
Paul Hixon Pittman, André Lagacé, Ted Bois, Lucy Brain, Ron "Frankie" Teardrop, Colin McLaine.

indietweepop dal 1998, intelligente. delizioso, arioso. prefab sprout e housemartins i padri.

teoria e pratica #4. aureo mezzo per una via di mezzo.

[1949] sismologia sociale: se la classe media occidentale decedesse, porterebbe con sé nel suo crollo tutta la costruzione civile dell’uomo? il progredire della conoscenza occidentale dei segreti ha continuato a dare sostanza alle entità della Guerra e della Classe; queste tuttavia non sono mai riuscite ad impedire agli strati sottostanti di sopravvivere, più o meno intatti e di rivestirsi di fiori primaverili, appunto perché erano venuti infine a contatto con l’aria e con la luce. l’ineguale distribuzione dei beni si è trasformata nel corso degli anni da male inevitabile a intollerabile ingiustizia, una summa di incessanti sottrazioni dei frutti del lavoro collettivo. se l’ineguale distribuzione delle ricchezze non può che essere una necessità pratica, perché non imporre a questa inguaribile minoranza dominante di preservare, perlomeno, per le generazioni future, i beni prodotti e acquisiti? la storia sta pronunciando per noi una inesorabile sentenza di cui non possiamo che aspettare l’esecuzione con le mani in mano, rassegnandoci come meglio possiamo a un destino che non è in nostro potere respingere e neppure modificare coi nostri propri sforzi? oppure ci indica probabilità o possibilità nascoste nel nostro futuro? fosse vera la seconda dovremmo levarci e buttarci all’azione, per evitare naufragi. molti eventi potrebbero forse palesarsi inesorabilmente ricorrenti ed esattamente prevedibili, ma con l’esercizio del pensiero e la cooperazione organizzata l’uomo può realmente raggiungere una certa libertà dai cicli. la tendenza alla ripetizione delle vicende umane, esemplificherebbe gli espedienti della facoltà creativa. le opere della creazione si presentano in un gruppo di rappresentanti di una sola specie e in un gruppo di specie di un solo genere. la creazione difficilmente fa progressi: essa è la rappresentazione (séguito di prove, errori, saggezza, sofferenza) di numerosi esemplari embrionali di essa presenti nel tempo e nello spazio. la ripetizione è la prosecuzione e lo sviluppo del lavoro creativo: nella politica è un sistema costituzionale cooperativo di governo mondiale; nell’economia è compromesso tra socialismo e libera iniziativa; nello spirito è una superstruttura civica e statale fondata su basi etiche e morali; nell'arte [è interpolazione].

[alla ferrata mano di ajt]

#1. [2001] choose your own adventure.

the melody unit. hidden agenda. seattle. stati uniti. http://www.themelodyunit.com
Mark Salvadalena, Tim Kappert, Jessica Folsom, Peter Lynch, Zach Thompson.

anomalousindiepop dal 1998. cavalcate dal corpo melodico, ipnotico. degni epigoni e allievi di yo la tengo e my bloody valentine.



faccio un gioco. lascio le immagini e le parole alle parole ma le cinquecento melodie più intense - una per ogni suo creatore, approfondite retrospettive, ognuna con epilogo con scelta impervia ma necessaria, la regola è questa - le devo consegnare alle immagini. pezzi di armonie da custodire gelosamente.

mercoledì, marzo 5


teoria e pratica #3. verso una nuova epoca.

[1949] la storia è un lugubre girotondo in cui ogni civiltà nasce, cresce e scompare, o meglio, si suicida, quando non più capace di rispondere alle sfide che la situazione storica lancia lei, quando non più in grado di mobilitare forze fresche, di inventare nuove vie d’uscita dalle difficoltà. le civiltà si sfaldano, si disintegrano oppure ristagnano, si mummificano, si sclerotizzano, perdono in energia ed elasticità. il Tempo ha lasciato travolgere dai vortici tutti i suoi figli meno privilegiati.
ora posso rileggere gli autori scoprendo che anch’io a mia volta sono investito da una crisi storica analoga a quella che aveva ispirato i loro lavori. tutto mi appare più chiaro. il loro presente era stato il mio futuro. le nuove epoche sono costituite da una serie di tentativi di trascendere il livello della vita umana primitiva, in cui l’uomo, dopo essere divenuto se stesso, si era apparentemente adagiato in torpore per alcune centinaia di migliaia di anni, per poi essere sterminato o assimilato da aggressivi pionieri, i quali, a differenza dei ritardatari, si erano, ma solo da poco, messi di nuovo in movimento.
nella decadenza è insita una perdita di controllo. questa equivale a un degenerare della libertà nell’automatismo: mentre l’azione libera è infinitamente varia e del tutto imprevedibile, i processi che hanno carattere di automatismo inclinano a essere uniformi e regolari. è il normale processo di disintegrazione sociale, lo scindersi della società che si disintegra, tra un recalcitrante proletariato da una parte e una minoranza sempre meno (o sempre più) dominante dall’altra. il processo di disintegrazione non si esplica uniformemente: va avanti a sbalzi, con spasimi alterni di sconfitte, riprese e poi ancora sconfitte. nella penultima ripresa la minoranza dominante riesce ad arrestare temporaneamente la letale autolacerazione del complesso sociale, imponendogli dall’esterno la pace di uno Stato universalista. in questo Stato il proletariato crea una Chiesa universale che, dopo la susseguente sconfitta in cui la civiltà in disgregazione finalmente si dissolve, continua a vivere creando una civiltà nuova.
il conoscere viene a noi attraverso il soffrire ed è lo strumento sovrano del progresso: se un veicolo deve procedere nella direzione in cui lo ha avviato chi lo guida, non può farlo se non per mezzo di ruote che girino su se stesse con monotona regolarità.

parola di tutti quegli spostati degli esuli.

[alla provetta mano di gbd%ajt]

lunedì, marzo 3

NOcciolato JAcp #1

[aretè] voglio il gelato del caffè f. al cioccolato, ovviamente. mmmmmmmmmmmm. lo voglio ora. quasi quasi mando mio fratello in spedizione. fa niente se poi mi tocca offrirglielo. il sole, il mio solito eritema di marzo... manca solo il gelato al cioccolato. l'anno scorso oggi eravamo a l. nella tua stanzetta. colpa tua se ero gelosa l'anno scorso. smielato con gli sconosciuti. uffa...mi hai fatto arrabbiare l'anno scorso. è inutile che cerchi di fare la vittima farfugliando "dai.. tanto ora chiuso nel mio buco, sopisco ogni tuo cattivo pensiero.." per forza ero gelosa. vuoi un'intervista doppia fra me e te? te la faccio. così la metti sul blog.
io che invito un amico/a: "ciao, che ne dici se domani prendiamo il caffè insieme?", "ciao, ti va se pranziamo insieme? sarò in questo posto a quest'ora, se non puoi nn fa niente". tu che inviti un amico/a (più spesso amica): "ciao, che ne dici se illumini il mio oscuro pomeriggio con la tua intensa presenza... potremmo sorseggiare una tazza di caffè o passeggiare mentre con le tue parole sagge... dai un senso a quest'esistenza che si ripete giorno dopo giorno, senza entusiasmi... ripetitiva, fredda... meno male che ci sei tu... altrimenti sarebbe un guaio".

..ecco il cuore tronfio della tua ascoltatrice.

storia di piero #1


non star seduto senza parlare, alzati e corri, datti da fare.. giuro ogni mattina di fare grandi cose ma quando vien la sera che ho fatto? con un sorriso, senza illusioni: non c'è altro da fare.
e quando nel mattino un suono mi risveglia io volto le mie spalle e rido!

Rido! Rido!

confesso: parlerò per anni perché qualcuno capisca quello che sento. stasera confesso: sto entrando in un porto, cercando una nave che mi porti lontano. vorrei non vedere più le cose che mi hanno fatto sentire questo silenzio. lungo treno del Sud che a mezzogiorno passi accanto al mio campo distruggendolo, questo silenzio. stasera ti confesso: non ci capisco più niente, vorrei solo dormire per non vedere nessuno. è tardi per pensare all’amore e per andare sui monti a parlar col sole di noi due. è tardi per svegliarsi al mattino con la pace nel cuore. la fune del tempo mi fa far l’altalena, un bel giorno si spezzerà. quel giorno piangeranno. e sulle strade grigie non restano che i passi e le tue dolci promesse d'amor. stasera vieni, amore, per passeggiar tra ulivi e oscurità, senza pensare, laggiù sul grande lago, dove le nostre illusioni saranno cose perdute. questa vita continua amara, senza di te, un deserto pieno di voci. il tempo non ha fine se vivi per qualcuno. la polvere si alza e copre la mia voce, che non ha più parole. e il vento si leva nel mio sguardo disegna il confine dei sogni. ora so che si può continuare senza sapere dove andare. quando il giorno tornerà noi saremo ancora qui ed un sogno fiorirà sulla spiaggia accanto a te. e nel nostro mattino noi pensiamo a un’altra sera e siamo così commossi che non sappiamo più parlar. poi la sera scenderà, torneremo ancora qui sulla spiaggia, ad aspettar una lunga notte tutta per noi.. quelle cose tanto piccole, quelle frasi così semplici che chiedono soltanto il tuo sorriso.


in questa vita noi non siamo tutti eroi.

[al Poeta, pc]

unlaki #3

Decisi di parlare con Iuge che ebbe un’idea fenomenale. Sapeva tante cose… Eppure sicuramente non aveva mai letto il Libro delle Domande! Infatti, non sapeva di essere una balena, anzi, raccontava sempre storie spaventose sulle balene… Anche questa è proprio bella!
“Per vedere tutti i colori che ci sono nel bianco dobbiamo scioglierlo col fuoco”, disse Iuge. Tutto sembrava logico, o quasi… Pensai dove cercare il fuoco. Sulle Terre Bianche c’è solo neve e ghiaccio, se ci fosse il fuoco non ci sarebbero più e forse avremmo anche noi tutti i colori e non dovremmo andare a cercarli. Sul Libro delle Domande c'era scritto che il fuoco era rosso e caldo e luminoso proprio come il sole in cielo. Certo che era buffo, il sole nel mio cielo era ugualmente bianco, mai avevo visto un sole diverso, mai un colore diverso.

sabato, marzo 1


perdon amor mio. sole anche oggi.

[areté] come il sole può influenzare l'animo è sorprendente! mi sento rinata, rigenerata, felice. è un peccato restare in casa, ma i raggi solari e quest'aria più tiepida mi provocano gioia comunque. non ho fatto nulla di quello che avrei dovuto fare stamattina, ma non sono preoccupata. non ho ansia, nè rimorso. è un pò come riconquistare il proprio tempo, tornarne padroni, tanto padroni da potermi permettere di scriverti. è l'ansia che rovina tutto, che rende oscillanti. l'ansia che non è tensione, è solo un preludio del panico e può far male. finalmente non ho avuto incubi. ho solo sognato l'assurdo. ma penso che faccia bene. sognare tre tartarughe che si adagiano in vasi colmi di terra è comunque un ritorno al contatto con l'essenza: la terra. e poi il topo maculato che diventa donna.

è l'assurdo, null'altro, ma è liberatorio.

venerdì, febbraio 29

dé-tourn-e-ment #2. great lakes (in a) myth society.

heydays are passing. friendless and thin, from back doors of cafes, hid by the din. hey boys, down by the bonfire glow. oh yeah, rain on you selfish lovers. hey girls, drunk on the weekends. oh, my sweet angel in the graveyard, I know you’re picking out a stone for me. keep it clean and sheltered from the moon. write, I loved and lost (you) at sea. oh, my breath is all but dead. no, alcohol won’t cure no head. lying on my back as the daylight grew, the portrait helped me see the worst in you. so, I’m a secret locked up in the box, where they keep their hopeless serenades and your knives with my name on them. time would stop and in silence shake when I’d shape my arm around their waist. move on, move on! it’s been so long and I won’t have the tears for that now. move on, move on! it’s been so long and I won’t have the tears for the years I’ve had so many tumbling down.

[thx glms on march]

petrouchka #1

[1968] [il contrabbando della poesia per le generazioni non riconciliate.. con voce ventrale.] ma che cosa succede? perchè queste vecchie pietre? questo passaggio di nuvole? questo vento africano? non riesco più a leggere. ho messo i tappi alle orecchie. Basta! indugiare sulle forme estetiche! la gente si crede immortale, bisogna ridargli il senso della morte. si torni ad essere martiri sul rogo, alle prese con gesti disperati. c’e’ da ricreare l’idea dello spettacolo integrale, tutte le esigenze della vita, abbattere il palco e le pareti, un ambiente unico. il problema è nutrire, far parlare, riempire, lo spazio. il mondo va in rovina perché non c’e’ più nessuno che sappia suggerire. vi sbagliate. vi sbagliate come si sbagliano i servi. ma sono io il più forte. brutti vigliacchi. chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. non comincio finché la classe non è in ordine, perchè la natura non è naturale. sono matematicamente certo che sto andando per strade diverse. a cominciare da oggi ci saranno un sacco di novità. la vita è bella. non è un luogo comune. un giorno riusciranno a tirarmi fuori da qui. e avrò paura, perché questo buco è la mia visione del mondo. non so darmi agli intrighi, a danno degli intrigati.

mi piace. mi piace. mi piace. mi piace. mi piace. mi piace. mi piace.

voglio mettere su il mio spettacolo: il potere all'immaginazione, immagina tutto ciò che è ammesso immaginare. sono qui per lavorare e lavorare, per preparare uno spettacolo. quando sarò pronto qualcosa accadrà; quando qualcosa accadrà sarò pronto. intanto togliete le sedie e le scrivanie: si può dire che qualcosa accade? no. non accade niente. le cose non sono come noi le vediamo, nè come il più delle volte le sentiamo. ma come ce le mostra il teatro. le cose sono preda del male, cioè dell'irrealtà. il teatro è una delle vie che conducono l'uomo alla realtà. all'inizio le cose erano vere. il mondo nella sua infanzia era reale. era una risonanza, era come guardare l'infinito. presto invece non ci sarà nient'altro di me. soltanto una maschera oscena che fa il verso alla realtà, in mezzo agli sputi e allo sterco.

morale?

sono l'amico dei detersivi: il veleno del teatro sparso nel corpo sociale lo decompone, ma è un'epidemia salvatrice. i miei piedi non devono toccare terra. così sarò perfettamente isolato.

è scoppiata! è scoppiata! è scoppiata!

il signor decapitato continuerà a esistere, non in un solo luogo ma ovunque. ecco il mio spettacolo, mutilato, tagliato a pezzi.

spegnerò, riaccenderò. spegnerò, riaccenderò. spegnerò, riaccenderò.

lo spettacolo comincia così, in famiglia. tutti insieme: è proibito proibire, è vietato vietare, liberate la passione, i distributori non hanno anima, consumate di più vivrete di meno. faccio solo esercizio, butterò via la maschera o costruirò dei muri.

liberate la belva e lo spettacolo si farà.

[alla valente mano di bb]

giovedì, febbraio 21


unlaki #2

Iuge racconta continuamente storie mentre io sto ancora imparando. Sembra conoscere ogni parte dell’Universo, che è grande, più grande di lei, eppure non si è mai allontanata troppo dalla mia vista. Un giorno mi parlò dei colori, li descrisse con attenzione, ma guardandomi attorno vidi solo il solito bianco. Dovevo immaginarli ma la mia curiosità superava la soddisfazione. Iuge, saggia, mi ripeteva sempre 'Laki se hai un dubbio, chiedilo al Libro delle Domande ed ogni risposta ti sarà data!'.
Che magica scoperta! Io volevo proprio sapere di che colore fossero i colori, ma il Libro delle Domande mi dava sempre le stesse risposte. Per esempio: “Di che colore è il verde?” “Verde”.
Ero molto confuso anzi più leggevo più mi confondevo. Dal Libro delle Domande avevo anche appreso che Iuge era una balena e invece pensavo fosse come me.
'E se io fossi un'altra di quelle cose che fanno tanta paura nelle storie, come un drago, uno stregone, o forse un mostro delle nevi?', pensai. Da non capirci niente!
Dovevo svelare i misteri… Partii dai colori. Provai a chiedere di quale colore fosse il bianco poiché il bianco lo conoscevo bene. Il Libro delle Domande rispose “Di tutti i colori”. Questa è proprio bella!

isomorfismi #1

[@p] mi fa davvero piacere che veniate, sono sicuro che ci divertiremo. il pacco è arrivato ieri. due mesi sono un buon tempo di consegna tutto sommato. no? del resto ormai le Poste fanno le banche, quindi chi vuoi che consegni la corrispondenza? le banche?!? ciao. a presto.

lunedì, febbraio 18


teoria e pratica #2. neotemplari.

15.30. si ricomincia. almeno per ora. proviamo a varcare le porte di un tempio inaccessibile. senza ambizioni. come al solito. con il perdurante e insostenibile timore reverenziale. c'e' sempre qualcosa da perdere. 19.30. reclutati tra i giovani della nobiltà, impegnati nella difesa della complessità, della presunta accademicità, l'ordine ha una gerarchia assai rigida. al di sopra di tutto ciò escluso dalle mura del presidio militare costituito, i templari lasciano tra le fila dell'ordine tutte le loro proprietà, completamente autonomi nel gestirle. ogni Casa dei templari ha il controllo di tutta la provincia. reticenti nell'ascolto attivo o nello studio umile dei pensieri o degli scritti - tacciati frettolosamente come ascientifici (unwissenschaftlich) - di coloro non votati all'obbedienza, alla castità e alla spasmodica ricchezza accumulata. totalmente indipendenti dal potere temporale. stabilmente connessi con il potere politico ed esonerati inoltre dal pagamento di tasse e gabelle. i templari hanno il privilegio di rendere conto solo al Papa in persona e di esigere le decime. ogni cavaliere è sempre accompagnato in battaglia da due o tre sergenti e a sei o sette scudieri, assistenti in tempo di pace come di guerra. parte dei confratelli si occupa unicamente di attività bancarie, nonchè alla distribuzione del reddito al suo interno attraverso la creazione di posti di lavoro, in quanto all'interno della Casa si trattano sovente le preziose merci dei partecipanti alle Crociate (quelle con onorevoli e umili propositi). altra parte, corpi speciali, unità d'élite, le più addestrate e indisciplinate del nostro tempo, si dedica alle manovre militari. le cospicue ricchezze accumulate rappresentano il mezzo per costruire fortificazioni in tutta la provincia. innumerevoli le accuse verso il Tempio: sodomia, eresia, idolatria, connivenze e amicizie, oltre ad adorazione di misteriose divinità pagane. 20.30. mesto ritorno a casa, scivolando sul ramo calante del trend dell'autostima.

la notte della domenica

[areté] stanotte mi sarò addormentata verso le due o le tre, non lo so, ero così stanca che non riuscivo neanche a vedere l'orologio. forse in realtà dormivo ma facevo incubi o il mio cervello vigile delirava. sognavo lo smaltimento dei rifiuti, e per qualche strana ragione mio fratello p. (che ho sentito rincasare), ne faceva parte. probabilmente gestiva qualche procedimento. ed io non mi rassegnavo all'idea che il suo modo di far aumentare i 3 euro settimanali fosse riconducibile a qualche uso distorto di tale attività. in alcuni momenti la mia mente, avida di libertà da tali pensieri, si ripeteva che era solo un ragazzo che studiava tali fenomeni e non attore dei procedimenti. non ho ancora capito se ero in preda ad un incubo o se, diversamente, il mio cervello vigile delirava. un'altro tormento m'attanagliava. il rumore prodotto dal vento. la porta. "mio fratello aveva chiuso a chiave la porta?" immaginavo questa porta che si apriva, il vento che entrava, il freddo che ci cingeva. mi sono poi svegliata dopo una serie di sogni controversi in cui figurava t., i mercoledì a casa, un cinema con le sedie, il biglietto degli autobus più costoso di quello del cinema, corse di autobus strane, incidenti di qualcuno che conoscevo. non ricordo che frammenti e tanta confusione che mi ha indotto ad aprire le palpebre e rituffarmi in una giornata in fondo non troppo diversa dalla nottata trascorsa. continuo a scrivere, mentre mio padre sminuzza e denocciola le olive da usare per il calzone: pasqua quest'anno giunge presto a casa mia. mia madre ha frantumato la tazza rossa; ha dato la colpa alla fragilità della tazza. ora non riesco ad immaginare dove bere il latte domattina. tristezza. ieri ti sei perso un'ottima crostata, a v. è toccata la tua parte. come si dice.. il presenzialismo paga. buona domenica, instancabile amore.

sabato, febbraio 16

venerdì, febbraio 15

nimby #1. inflessibile.

premessa di valore: emarginato del primo mondo, personaggio in cerca di sviluppo. nessuno si cura di chi ben agisce. solo passaggi di una qualche persona attraverso assai corte unità di tempo: mere attività giocose di trentanni di non-esistenza. un'opera diventa preziosa quando è sur-prodotta. alla ricerca affannata dunque di tempo libero passivo, alternativa al lavoro imposto. l'organizzazione del tempo libero E' quella decantata forma alienante di lavoro straniante, nella equilibrata società accumulista-derivata-dai-derivati. gli attori: il proletario ovvero colui che non ha alcun controllo della propria vita; il comandante ovvero chi, comodificato, è desideroso di aderire per divenire smodato oggetto passivo di consumo. lo spettacolo: rappresentazione di ciò che il primo viveva o ha vissuto direttamente, trasformata dal secondo in relazione sociale mediata da immagini; misero mondo in cui la garanzia che il primo non morirà di fame è ormai rischio di morire di noia. invano il tentativo di descrivere un insieme, sopita la voglia di dipanarne a gran voce i fenomeni, di liberarsi dall'universale per entrare nel particolare.. inutile la facoltà del sentire, comprendere, integrare, ordinare. utile il prostituirsi per adeguarsi ai falsi bisogni della società speculista-autovaloriale, flessibile solo per colei che tutte le porte aperte ha, che si sacrifica in mille posti diversi durante la giornata, ignara della teoria del sistema generale o teoria generale del sistema in forza della quale escludi il tuo vicino espandendo il tuo giardino. la società E' somma di esistenze singolari bivaccanti in una democrazia d'opinione, ignoranti del bene meta-individuale.
..
[alla stimolante mano di gd%fm%npu%sdr]

giovedì, febbraio 14

teoria e pratica #1. acrostico in memoria di lei.

comanda a prezzi lontani dal mercato, cercando alleanze per scopi specifici, impedendo grossolanamente infiltrazioni negli obiettivi, sia paralleli a quelli istituzionali sia asimmetricamente dichiarati a chi ignora (indirizzata). custodisce beni in virtù di un impegno differente dalla sua pubblica identità, imitando realtà di diversa natura a causa della crescente presenza su macrocosmi per lei appositamente costruiti (non-lucrativa). spiazza i suoi radi ma autentici interlocutori esterni ed interni, con capitale che apre a quella molteplicità di interessi degeneri (fiduciaria). ..e quell'inguaribile alterato agire organizzativo monodimensionale nonchè autoreferenziale che senza risorse dispensa solo obiettivi profittuali? (identitaria). imita organismi che annualmente dividono, simulando quell'autosostenersi nel tempo per meglio perseguir vocazioni, indebito passaggio dal piano dei mezzi a quello dei fini, compiuto da dilettanti ma prodìgi nei fallimenti di azioni volontarie, nell'allentare la tensione ideale, l'intensità delle intrinseche motivazioni di chi, a lei, dona entusiasta il proprio tempo libero (esperta). inconsapevole degli esiti negativi di trend inversi, trascura chi, rifiutando esosi riconoscimenti in nome di un contesto organizzato, previene, prefigurandoli con lucidità, disastri di percorsi evolutivi differenti (reversibile). inetta nel prevenire comportamenti opportunistici, nell'arricchire gli scarsi e poco credibili risultati d'efficienza, e di efficacia sulla (immutata) carta, nell'assicurare la plurima democrazia, nello stimolare il potenziale competitivo di medio-lungo periodo (idealista).


il successo di un'impresa è un bene pubblico indivisibile, bene di coloro che vi hanno o meno contribuito a generarlo: l'egoismo dissoluto mina la produttività ad esso legata (as) e la sfiducia collettiva può scalfirne nel tempo il vantaggio comparato di civica virtù e di non strumentalità al lavoro. insolubile è il problema di chi quel bene lo cavalca liberamente snobbando norme formali e informali, o di chi lo controlla senza preferenze etiche, o di chi, monade sensibile solo ad interessi monetari, è orientato da scopi apparentemente convergenti. contorto è il dilemma di come abbattere le rendite di posizione di chi è parte di un gruppo, di come accumulare capitale sociale che produca benefici diffusi, di come scovare individui con elevate abilità sociali. la reciprocità apre se autonoma e transitiva e solo il suo essere stabile aiuta uno scambio di equivalenti senza costi elevati per la collettività. eccessivo è lo sviluppo e formazione di capitale umano riduttivo, che collima perfettamente con conoscenze specifiche e unicamente funzionali alla creazione di freschi e fruttiferi processi produttivi ma che rinuncia a forme di sapere non finalizzate al mercato, ma orientate, anche sul lavoro, da altre motivazioni: se tu dimostri fiducia in me io sono disposto a ripagarti al di là di calcoli economici. lo spiazzamento motivazionale, nei contesti economici, è proprio quel fenomeno in forza del quale schemi di presunta incentivazione imperniati su promesse monetarie (motivazioni estrinseche), causano rallentamenti nella naturale propensione a contribuire del soggetto (motivazione intrinseca, psicologica, etica, ecc…), determinando una eterogenesi dei fini. il lavoratore descritto – ponendo al centro desiderio e sorpresa, per un uso nuovo della vita – accetta uno scambio sociale e non di mercato, solamente se reputa l’impresa o istituzione – quella che si è degnata di ascoltarlo – come soggetto morale orientato verso principi di reciprocità e caratterizzato pertanto da un'elevata qualità del suo ambiente relazionale. il datore di lavoro descritto non conosce tuttavia la presenza di una soglia minima per entrambe le grandezze (relazioni e salario), al di sotto della quale (a prescindere dal livello dell’altra variabile), il lavoratore decide di abbandonare l’organizzazione. Scienza dice che agenti razionali delle onp tendono ad utilizzare risorse in attività inefficienti, unicamente per alterare a proprio vantaggio l'esito della contrattazione ex post. manager fanno specializzare l'organizzazione in attività nelle quali essi hanno spiccate capacità per incrementare il proprio contributo marginale ex post. gli operai del sapere, invece, non avendo potere decisionale, sprecano risorse per conquistare la benevolenza dei manager. persino la tendenza dei manager a sovrainvestire nella (o sovrastimare la) crescita dell'impresa incrementa tale spreco di risorse: espandere le dimensioni della propria attività imprenditoriale rende l'impresa dei manager più preziosa rincarando il payoff che essi si propongono di estrarre dalla contrattazione ex post.
sistema (leale) organizzato di governance, salvaci!
..
[alla dotta mano di lz%ge]

due o tre cose che so di me #1. aderenza.

potenziale rivoluzionario del tempo libero. l'indipendenza non è una forma di umiltà ma di isolamento. è pertanto la miseria dell'ambiente in cui si socializza a influenzare il tuo ingresso in movimenti che non esistono, a scinderti, per vagare senza meta, senza orari, straniero, sguardo sui tetti, passando tra vari ambienti, improvvisamente, per pochi minuti. dominato decostruisco. per un gioco nuovo. ne ascolto il suo effetto sul mio umore. il suo affetto nel mio odiare.

mercoledì, febbraio 13


dé-tourn-e-ment #1. militanza.

è il razionalismo dominante di una peggio gioventù, ora specifica classe sociale, che invecchia rapidamente, aspra, incivista, sperimenta il suo tempo libero, da lunghe pause scandito, di non-lavoro continuo, forzato. ai margini di una rincorsa all'oro, di quei pochi, ormai maggioranza (democratica). la libertà imposta va dunque organizzata, senza degradare. imperativo imprescindibile. l'ambiente misero in cui respiro quando esco da qui, influenza i comportamenti, ora ricorsivi, sedimentati. senza musica. l'immaginazione è rimasta molto indietro alla sofisticazione della macchina. rintanato nella mia (piccola) cattedrale privata, esploro la mia città con la mappa di un'altra (gd). militanza: chi milita è ripagato, in fondo la meritocrazia a sinistra è sempre stata vista come una cosa di destra.. ed hanno sempre privilegiato il nepotismo militante, appunto! per entrare nella stanza dei bottoni bisogna suonare il violino o urlare "che non si conosce la domanda ma si sa già la risposta". che differenza c'e' tra chi fa carriera per partito o per cognome? differenze solo apparenti in realtà, in sostanza, è la medesima cosa (ddl).

unlaki #1

Iuge è molto saggia ed è una balena. Lei teme le balene più di ogni altra cosa perché nessuno le ha mai detto di essere una balena. Abitiamo nelle Terre Bianche, in una distesa infinita di bianco, talvolta intervallato da laghetti pescosi. Le Terre Bianche sono a Nord, ma non semplicemente a Nord, ma addirittura a Nord del Nord dove è più facile salutare il cielo che vedere tutte le altre terre. Tutto è bianco ma così bianco che non fa che riflettere altro bianco, così è bianco anche il cielo, il mare, per giunta i rari alberi che si incontrano. Anche Iuge è bianca e molto probabilmente sarò bianco anch'io. Io abito in un igloo bianco ma Iuge, che è enorme, l'ho lasciata fuori. Lei scivola continuamente perché le Terre Bianche sono scivolose, ottime per pattinare, e soffici, per fare strane forme con la neve; qui il tempo si trascorre così, giocando o raccontando storie.