venerdì, febbraio 15

nimby #1. inflessibile.

premessa di valore: emarginato del primo mondo, personaggio in cerca di sviluppo. nessuno si cura di chi ben agisce. solo passaggi di una qualche persona attraverso assai corte unità di tempo: mere attività giocose di trentanni di non-esistenza. un'opera diventa preziosa quando è sur-prodotta. alla ricerca affannata dunque di tempo libero passivo, alternativa al lavoro imposto. l'organizzazione del tempo libero E' quella decantata forma alienante di lavoro straniante, nella equilibrata società accumulista-derivata-dai-derivati. gli attori: il proletario ovvero colui che non ha alcun controllo della propria vita; il comandante ovvero chi, comodificato, è desideroso di aderire per divenire smodato oggetto passivo di consumo. lo spettacolo: rappresentazione di ciò che il primo viveva o ha vissuto direttamente, trasformata dal secondo in relazione sociale mediata da immagini; misero mondo in cui la garanzia che il primo non morirà di fame è ormai rischio di morire di noia. invano il tentativo di descrivere un insieme, sopita la voglia di dipanarne a gran voce i fenomeni, di liberarsi dall'universale per entrare nel particolare.. inutile la facoltà del sentire, comprendere, integrare, ordinare. utile il prostituirsi per adeguarsi ai falsi bisogni della società speculista-autovaloriale, flessibile solo per colei che tutte le porte aperte ha, che si sacrifica in mille posti diversi durante la giornata, ignara della teoria del sistema generale o teoria generale del sistema in forza della quale escludi il tuo vicino espandendo il tuo giardino. la società E' somma di esistenze singolari bivaccanti in una democrazia d'opinione, ignoranti del bene meta-individuale.
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[alla stimolante mano di gd%fm%npu%sdr]