mercoledì, febbraio 13

dé-tourn-e-ment #1. militanza.

è il razionalismo dominante di una peggio gioventù, ora specifica classe sociale, che invecchia rapidamente, aspra, incivista, sperimenta il suo tempo libero, da lunghe pause scandito, di non-lavoro continuo, forzato. ai margini di una rincorsa all'oro, di quei pochi, ormai maggioranza (democratica). la libertà imposta va dunque organizzata, senza degradare. imperativo imprescindibile. l'ambiente misero in cui respiro quando esco da qui, influenza i comportamenti, ora ricorsivi, sedimentati. senza musica. l'immaginazione è rimasta molto indietro alla sofisticazione della macchina. rintanato nella mia (piccola) cattedrale privata, esploro la mia città con la mappa di un'altra (gd). militanza: chi milita è ripagato, in fondo la meritocrazia a sinistra è sempre stata vista come una cosa di destra.. ed hanno sempre privilegiato il nepotismo militante, appunto! per entrare nella stanza dei bottoni bisogna suonare il violino o urlare "che non si conosce la domanda ma si sa già la risposta". che differenza c'e' tra chi fa carriera per partito o per cognome? differenze solo apparenti in realtà, in sostanza, è la medesima cosa (ddl).